Visitare Lamezia Terme: ecco cosa vedere
Chi visita Lamezia Terme per la prima volta non avrà fatica ad accorgersi del suo patrimonio artistico e storico che si evidenzia non solo dagli edifici religiosi ma anche dai vari siti archeologici, per non parlare delle bellezze naturali presenti, che si dividono tra suggestivi parchi, vegetazione circostante e ovviamente il mare.
Indubbiamente è il castello Normanno Svevo di Lamezia Terme la principale attrazione da visitare: ubicato in posizione strategica sul colle di San Teodoro, il castello, che domina Nicastro, venne costruito attorno all’IX secolo dai Bizantini che ordinarono anche di fondare il sottostante borgo al fine di difendere tutta la piana di Sant’Eufemia.
Proprio per via della sua posizione a strapiombo, il castello rappresentava un sistema difensivo ottimale e, nel contempo, assicurava un totale controllo fine al mare: ampliato successivamente da Federico II con la costruzione di caserme (divenute poi delle carceri) vide anche altre modificazioni volute da Carlo V di Spagna.
Fu, però, il sisma del 1638 a provocare significativi danni che sono ancora oggi ben visibili: inoltre nonostante sia stato abbandonato e andato in rovina è tuttavia visitabile anche se del castello originale Normanno Svevo sono visibili solamente i resti delle quattro torri a pianta cilindrica, i bastioni, un contrafforte e delle mura. Attualmente una parte dell'interno del Castello Normanno viene utilizzata come location di eventi speciali quali la rassegna estiva di un cineforum o per ospitare il Presepe vivente che viene organizzato durante il periodo Natalizio.
Altro imperdibile appuntamento per i turisti in visita è rappresentato dal Museo Archeologico Lamentino che si trova all’interno del complesso Monumentale del San Domenico che ha sede nell’antico Convento dei Padri Domenicani. Il percorso museale è interessante per via dei numerosi reperti archeologici ritrovati in diversi luoghi della piana che hanno trovato posto in tre sezioni del museo (Preistorica, Classica, Medioevale) che attraversano la storia di questo territorio a partire dall’Era Paleolitica fino ad arrivare a quella tardo-medioevale.
Non deve mancare una visita al Museo Diocesano di Arte Sacra che, inaugurato negli anni Novanta attraverso una prima mostra temporanea, ha visto alla fine di quel decennio il suo ampliamento e la definitiva collocazione di argenti e suppellettili liturgiche suddivise in sei sezioni pubbliche.
Ultimo punto da visitare è la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo che risale al XII secolo e voluto dalla nipote di Roberto il Guiscardo, la contessa Eremburga: anche questo edificio fu coinvolto dal terremoto del XVII secolo tanto che fu quasi integralmente distrutto ma a differenza del Castello Normanno, fu ricostruito. All’interno merita di essere visto con attenzione il ligneo coro del Settecento mentre all’esterno, la facciata è stata modificata più volte prima di guadagnare l’attuale aspetto che risale alla metà del Novecento.
Insomma una ricchezza senza eguali quella di Lamezia Terme che ancora oggi si attesta come una delle realtà vive della Calabria, capace di far emozionare e rivivere la storia a tutti i suoi turisti.