Lamezia Terme: un città ricca di storia, arte, cultura e credenze
Il Comune calabrese di Lamezia Terme si è formato con l’unione dei Comuni di Sambiase, Nicastro e Sant’Eufemia Lamezia, nel recente 1968: il territorio ricopre una certa importanza non solo per via dei suoi trascorsi agricoli ma anche per la sua rilevanza a livello industriale e soprattutto a livello strutturale, dal momento che è ubicato in un’area pianeggiante dove si trova l’aeroporto più importante della Regione, una stazione ferroviaria di rilievo e l’autostrada Salerno-Reggio Calabria che è presente con uno svincolo.
L’origine del suo nome deriva da Amato, il fiume un tempo chiamato Lametos, che passa nella sua periferia, alla quale si è aggiunto Terme, in virtù delle Terme di Caronte presenti a Sambiase, oggi considerato un quartiere della Città come quelli di Nicastro e Sant’Eufemia Lamezia. La zona era abitata sin dall’antichità come testimoniato dai reperti archeologici italici ed ellenici ritrovati in loco, mentre soltanto durante il periodo medievale si vide la formazione degli agglomerati di Nicastro e di Sambiase: il primo attivo in ambito commerciale e il secondo in ambito agricolo.
In quanto a Sant’Eufemia, questo fu l’ultimo in ordine cronologico generato intorno alla stazione ferroviaria: un'attenzione a parte spetta alla terme, che gli antichi romani descrivevano come Aquae Angae e che il Pagano commenta come le sorgenti più considerevoli e celebrate in tutta la Calabria. Si sa che nell’anno Mille erano chiamate le acque calde del Nocato o di Nicastro.
Leggenda narra che le terme furono casualmente scoperte a metà del XVII secolo e loro caratteristica è quella che le quattro sorgenti di acqua calda, unendosi con il fiume Bagni, originano differenti gradi di temperatura. La più elevata può arrivare anche a 39°: per questo motivo è stata denominata Caronte, come il traghettatore dell’Inferno dantesco, proprio in virtù del suo alto potere calorifero.
In un documento del 1847 si può leggere che molte acque termali provocate da antiche sorgenti andarono perdute per via di sprofondamenti del terreno causati da terremoti o per altre ragioni: attualmente resta solo l’acqua di Caronte, che mantiene un ideale flusso e le qualità terapeutiche di un tempo.
Nasce così l'attuale denominazione di Lamezia Terme che ancora oggi attira numerosi turisti per la sua profonda e radicata storia nel tempo, oltreché per le sue numerose attrazioni per le delizie enogastronomiche di cui è dotata.